Farcry 3 Blood Dragon

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Grafica in wireframe, musica elettronica, fulmini e lo stile grafico dei logo della Ocean. Non vi sembra un gioco per Amiga 500?

Farcry 3 Blood Dragon (d’ora in poi FC3BD) è un folle esperimento piuttosto difficile da classificare. Si tratta di un gioco basato sul motore dell’ottimo Farcry3, ma che condivide con il gioco di Crytek molti aspetti riguardanti il gameplay.

Si potrebbe paragonare ad uno di quei mod total conversion che le community sviluppano ogni tanto: il gioco resta simile, ma è tutto ridisegnato da zero.

L’idea è nata probabilmente in un momento di follia o di ubriachezza molesta del team degli sviluppatori (che sono comunque interni crytek): fare un FPS nello stile dei B-movie di fantascienza degli anni ’80.

Il tutorial continua a prendere per il c..o

Il tutorial continua a prendere per il c..o

FC3BD è ambientato in un 2007 alternativo, basato sulla visione che avevano del futuro gli autori di film di fantascienza negli anni’80. La terza guerra mondiale ha devastato il globo, lasciando città in rovina, deserti radioattivi e una perenne copertura di nubi. Specie si sono volute e mutate e lo scontro fra le potenze in gioco si è fatto via via più feroce. Nel frattempo la tecnologia è andata avanti e sono comparse armi a raggi, bombe chimiche sempre più sofisticate e sui campi di battaglia si è affacciata la cibernetica.

Ma non l’integrazione uomo-macchina basta su nano-dispositivi e wetware immaginata dai transumanisti: quella fatta di metallo vetro e pistoni idraulici. Avete presente il GdR Cyberpunk 2020? Quella.

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Scenette rigorosamente in 2D e fatte con due frame di animazione. 32 colori. Amiga-style. Priceless

A condire questa salsa decisamente assurda, c’una trama basata su una valanga di clichè, protagonisti che sono gli assurdi eroi americani tutti di un pezzo dei film di una volta e cattivi che ovviamente sono solo delle macchiette che attendono di essere sconfitte.

Detto così potrebbe sembrare una schifezza, ma il gioco è assolutamente uno spasso, a partire dal tutorial, che stabilisce subito il tono del gioco iniziando a darci consigli stupidi e inutili e prendendoci in giro per il resto del gioco. Il gameplay resta simile a quello di farcry3, quindi si tratta di un FPS open-world: ci sono delle missioni relative alla storia che vanno svolte in sequenza, ma poi ci sono una pletora di side quest che possono essere eseguite o meno, risolte nel modo che si preferisce e svolte nell’ordine che ci è più congeniale. Le missioni danno punti esperienza per far crescere il personaggio (che già parte fortissimo) e crediti che permettono di comprare equipaggiamento e upgrade per le armi (che sono progressivamente più assurde).

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Ve la ricordate la campagna Winners don’t use drugs nei giochi delle sale giochi?

Le parti che alla lunga diventavano tediose in Farcry3 sono state ritoccate (le missioni Path of the hunter, o la necessità di andare a vendere il loot), il gioco ha un downtime minimo fra una sparatoria e l’altra, in genere c’è solo da preoccuparsi di quante munizioni si hanno.

Quindi riassumendo, un FPS frenetico, divertente e ben fatto, che permette di passare parecchie ore a sparare e far fuori montagne di nemici (il personaggio parte già con il Chained Takedown), senza preoccuparsi di seguire la trama e facendosi magari pure qualche risata nel frattempo.

Il gioco trasuda citazioni anni 80: il protagonista, il Cyber Commando Mark IV Rex “Power” Colt (si chiama proprio così :-D) ha la voce di Michael Biehn, il Kyle Reese di Terminator e uno dei personaggi di Aliens. Impugna una pistola che spara un doppio colpo e si chiama AJM-9, in memoria di un agente della polizia di Detroit caduto nella lotta contro il crimine (Alex J. Murphy vi dice qualcosa?); in una missione vi viene chiesto di fare fuori quattro tartarughe che si sono insediate in una fogna e hanno fatto amicizia con un ratto e nella fogna trovate scatole e pezzi di pizza a profusione.

Numerose anche le citazioni alla cultura geek, come il dado da 20 che Rex lancia con il tasto T per distrarre i nemici.

2013-08-18_00002Mi sono divertito da morire a giocarci, non mi sono mai annoiato e ho scaricato una quintalata di tensione. Il gioco giusto dopo una giornata di lavoro difficile. Costa poco ed è figo. Secondo me non ve lo dovete perdere. E’ come sarebbe dovuto essere Duke Nukem 3D se avesse avuto un seguito. CAFONE.

Ci sono un po’ di battutine a sfondo sessuale (ok, forse un bel po’) ma si sa come erano gli anni ’80, no?

Nella versione italiana (la versione Steam ha tutti i doppiaggi)Rex è doppiato da Lorenzo Scattorin, la voce di Kenshiro nei nuovi film di Ken il Guerriero (altra icona degli anni 80).

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Forza con quel D20!
Notare il tracking stile VHS del load screen

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